FRIGOLANDIA. DOPO LA SENTENZA NEGATIVA DEL TAR DELL’UMBRIA LA RESISTENZA CONTINUA
(cultura – 2 febbraio 2022) Con una sentenza “sorprendente e contraddittoria – spiega Vincenzo Sparagna, fondatore di Frigolandia – il TAR dell’Umbria ha respinto il nostro legittimo ricorso contro l’assurda ordinanza di sgombero del Comune di Giano dell’Umbria, emessa l’11 marzo 2020 in piena pandemia. Ora il rischio di vedere disperso un immenso patrimonio artistico e distrutto uno dei centri di arte e cultura più innovativi, vivi e dinamici d’Italia è concreto. Ma la nostra resistenza a questo atto di vera barbarie giuridica, che molti hanno definito giustamente un autentico crimine culturale, prosegue”. Polo di attrazione culturale e di promozione turistica del territorio, Frigolandia custodisce nel suo sterminato archivio di Giano dell’Umbria 60 tonnellate di pubblicazioni (riviste e libri) che documentano le più avanzate ricerche nel campo del fumetto, della satira, dell’illustrazione e dell’arte degli ultimi 40 anni, una grande biblioteca, migliaia di tavole originali e migliaia di fotografie. C’è poi il Museo, che ha in esposizione oltre 500 tavole, disegni, quadri, sculture, fotografie e ha in archivio più di 3000 opere (di autori come Andrea Pazienza, Tanino Liberatore, Massimo Mattioli, Filippo Scòzzari e Stefano Tamburini) che sono state la base negli ultimi anni per mostre di grande successo in tutta Italia. “Mentre prepariamo i prossimi passi giudiziari – prosegue Sparagna – chiamiamo dunque a raccolta tutti i nostri amici perché facciano sentire ancora più forte e determinata la loro protesta. Distruggere uno dei più importanti presidi culturali italiani, per la cui salvaguardia hanno sottoscritto un appello già ventimila persone, è un atto insensato che ci auguriamo altri giudici più attenti e illuminati possano ancora impedire”.