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PERUGIA. CURA DEL VERDE E INTERVENTI STRAORDINARI: LE OPPOSIZIONE CHIEDONO TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

PERUGIA. CURA DEL VERDE E INTERVENTI STRAORDINARI: LE OPPOSIZIONE CHIEDONO TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

(società – 17 febbraio 2022) Sono sempre più frequenti a Perugia interventi radicali e spregiudicati a danno della vegetazione cittadina, giustificati con l’attività di “cura del verde pubblico” o addirittura da “necessità di bonifica bellica”, come quello avvenuto nei giorni scorsi lungo via San Domenico, ai piedi del Borgobello. Quest’ultimo episodio è avvenuto senza alcuna comunicazione preventiva da parte della Amministrazione comunale, destando perplessità anche nel merito: se di bonifica bellica si trattava andava preallertata la popolazione e si sarebbero dovuti vedere all’opera tecnici specializzati piuttosto che giardinieri. Ciò spinge alcuni Consiglieri Comunali dei gruppi di opposizione Idee Persone Perugia, Partito Democratico e Rete Civica Giuliano Giubilei, a rivendicare a gran voce una maggiore trasparenza da parte della Giunta e degli Assessorati competenti circa le finalità di questa operazione notturna ed eventuali altri futuri interventi così significativi sul Verde pubblico.
In occasione del suo insediamento nel giugno del 2019, infatti, la seconda Giunta Romizi aveva presentato delle Linee Programmatiche in cui lo strumento della implementazione dei processi partecipativi a vantaggio della cittadinanza in tema di politiche urbanistiche ed ambientali veniva posto alla base del raggiungimento di obiettivi come lo “sviluppo sostenibile” ed il perseguimento di un nuovo “Patto con i cittadini di Perugia”.
Successivamente, in più occasioni pubbliche, l’Assessore ai Lavori pubblici e alle Aree verdi Otello Numerini ha dichiarato di voler redigere ufficialmente un Piano Comunale del Verde pubblico, di cui Perugia fino ad oggi non si è mai potuta fregiare.
Altresì, nel corso della sua attività, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità e con spirito costruttivo l’introduzione di un “Regolamento a tutela del verde pubblico e privato” e l’istituzione di una “Consulta del Verde”, prevedendo che sia lo stesso Regolamento a stabilirne le finalità, le competenze, l’organizzazione delle attività e il funzionamento.
Inoltre, il principale organismo di rappresentanza cittadino ha proprio di recente deliberato che sia ancora il suddetto Regolamento a prevedere e normare un programma di rinnovo delle alberature cittadine laddove ne sia riscontrata la fine del ciclo vitale, una grave malattia o una condizione di pericolosità delle stesse rispetto al contesto urbano di riferimento.
Tutto ciò premesso, sia pure in coincidenza con l’inizio di un importante ed annunciato intervento di consolidamento del bacino di Santa Margherita, cui sarebbe da ascrivere la necessità di rimozione preventiva di quasi tutti gli alberi ad alto fusto posti lungo l’asse Ripa di Meana – San Domenico, si ritiene che ancora una volta la metodologia seguita e le tardive giustificazioni addotte non rispondano agli intenti dichiarati da questa Amministrazione Comunale all’atto del suo insediamento.
Nello specifico, inoltre, si manifestano dubbi e si condividono perplessità circa i rischi di futuri dissesti della collina così “denudata” di fronte a fenomeni piovosi significativi che potrebbero comprometterne la tenuta. Occorre un cambio di modalità ed un salto di qualità nella pianificazione e nella comunicazione di interventi così radicali messi in atto da parte delle autorità comunali. È già accaduto ripetutamente, infatti, in alcune aree della città che i cittadini si accorgessero al loro risveglio della scomparsa di alcune piante che contribuivano a caratterizzarne il contesto paesaggistico ed in ogni occasione dal Palazzo si sono levate spiegazioni tardive, poco chiare e per nulla partecipate o condivise, almeno con i residenti.
Questo metodo non è più accettabile, la città va coinvolta.