LIBRI E PARTECIPAZIONE A POPUP
(cultura – 7 giugno 2022) Libri e partecipazione: proseguono gli incontri in piazza Birago, a Perugia, promossi dallo spazio sociale e culturale POPUP. Si comincia giovedì 9 giugno, alle 19, con il secondo appuntamento in collaborazione con la libreria Mannaggia – Libri da un altro mondo. Ospite lo scrittore Livio Santoro, che presenterà la sua raccolta di racconti Commedia del vespero e della notte (Edicola Ediciones). Venerdì 10 giugno, alle 19, incontro con Giovanni Ruocco e Adriana Persia, rispettivamente Vice Presidente e Consigliera di Grande come una città APS, movimento politico-culturale di cittadinanza attiva nato nel Terzo municipio di Roma nel 2018.
La chiacchierata di venerdì sarà l’occasione per parlare del progetto romano e capire se – e in che misura – può essere un esempio da prendere a modello anche per i quartieri di Perugia. Grande come una città APS nasce infatti con l’obiettivo di promuovere l’incontro fra le persone e creare luoghi e momenti di confronto. È un collettivo in continuo divenire che ha dato vita in questi anni a centinaia di iniziative pubbliche, organizzato in decine di gruppi di lavoro, luogo di esercizio della democrazia e di condivisione dei saperi. “Abbiamo trasformato giardini, parchi, cortili, piazze, circhi, librerie, cinema, scuole, biblioteche in agorà – spiegano – luoghi in cui la cultura, strumento di educazione al confronto e all’immaginazione della società, ha trovato espressione e ascolto. Abbiamo dato vita e partecipato a lezioni aperte, a dibattiti, abbiamo manifestato per i diritti di chi vive condizioni di discriminazione e disagio sociale, abbiamo immaginato e partecipato alla costruzione di strumenti di sostegno attivo in loro favore”.
Sabato 11 giugno, infine, a concludere la settimana arriverà a POPUP Sara Garagnani, per presentare alle 19 la sua graphic novel MOR – Storia per le mie madri (ADD Editore), un affresco familiare che si stende attraverso la storia di quattro generazioni di donne, tra Svezia e Italia. Con costante inventiva visiva, puntuale e mai fredda, l’autrice ci regala un racconto che è a un tempo analitico e intimo, riflessivo e passionale, dolce e amarissimo. La violenza psicologica e talvolta fisica si propaga, generando depressione, dipendenze, manie di perfezionismo, ossessioni, ricatti, segreti anche a distanza di generazioni. In lingua svedese “mor” significa madre, “mormor” (madre di madre) nonna e così via: è la parola stessa a suggerire una ricorsività. Sara Garagnani racconta questa ereditarietà ripercorrendo la storia della sua famiglia, dalla nonna Inger alla madre Annette fino a se stessa, in un ciclo di emancipazione e ricaduta tratteggiato con lucidità ma anche con sincero affetto.