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Quando i videogiochi “parlano” la nostra lingua. A Perugia i segreti della localizzazione

Quando i videogiochi “parlano” la nostra lingua. A Perugia i segreti della localizzazione

23 aprile Localizzare i videogiochi. Premi X per iniziare copia

(formazione – 18 aprile 2024) Dallo storico Monkey Island degli anni ’90 ai più recenti titoli della saga di Dark Souls, passando per Baldur’s Gate, Tiny Tina e i più famosi giochi MOBA (Multiplayer Online Battle Arena): i videogiochi non appassionano soltanto milioni di persone in tutto il mondo ma sono anche un ambito di lavoro sempre più importante per un’ampia serie di professionalità. Un compito decisivo spetta infatti anche a chi deve tradurli – o meglio “localizzarli” – per adattarli nel migliore dei modi alla cultura di arrivo, ricreando nei giocatori di Paesi diversi lo stesso effetto voluto dai programmatori. Martedì 23 aprile, dalle 15.20, sarà proprio questo il tema del nuovo incontro promosso dalla SSML – Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Perugia, a Case Bruciate, nell’ambito degli appuntamenti formativi extra didattici promossi dalla Facoltà. L’incontro Localizzare i videogiochi: premi X per iniziare vedrà protagonista il giovane marscianese Marco Cavalletti, che si è laureato nel 2019 proprio alla SSML, una realtà che nei suoi 48 anni di attività ha formato circa 3000 studenti diventati interpreti, traduttori, consulenti aziendali e liberi professionisti in Italia e in Europa.

Dopo un master in traduzione audiovisiva e corsi specializzati dedicati alla localizzazione videoludica, Cavalletti inizia a lavorare nel 2021 nel campo della localizzazione dei videogiochi. “Quella di martedì – spiega – sarà a tutti gli effetti una lezione introduttiva in questo ambito, un settore che anche in Italia è già altamente competitivo e per il quale è richiesta una grande professionalità, perché ha caratteristiche tecniche e creative uniche e pone il traduttore davanti a sfide particolarmente stimolanti. Cito ad esempio il caso di Dragon Quest 11, gioco giapponese in cui nella versione originale i protagonisti parlano con accenti diversi, che è stato localizzato in italiano con grande originalità”.

Cavalletti porterà la sua esperienza di professionista, attualmente free lance dopo essere stato anche specialista in-house presso gli uffici di Keywords Studios a Dublino fino allo scorso anno, che ha lavorato su molti titoli pubblicati per alcune delle piattaforme di gioco più famose al mondo, tra cui per esempio il gioco Gigantic, per playstation e computer. La localizzazione dei videogiochi è un settore in forte sviluppo e rappresenta uno degli ambiti maggiormente in espansione del mondo della mediazione linguistica e in particolare della traduzione, e per questo la Facoltà perugina ha voluto promuovere l’incontro di martedì, nel segno dell’attenzione che da sempre la SSML dedica alle declinazioni contemporanee di un mondo professionale così ricco e affascinante.