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Giustizia climatica e futuro delle comunità anche nell’Arco alpino. Tornano i Colloqui di Dobbiaco

Giustizia climatica e futuro delle comunità anche nell’Arco alpino. Tornano i Colloqui di Dobbiaco

Paola Imperatore

(società – 23 settembre 2024) Si parlerà di giustizia climatica e della centralità della prospettiva territoriale di prossimità – anche nell’Arco alpino – alla 35^ edizione dei Colloqui di Dobbiaco, in programma da venerdì 27 a domenica 29 settembre al Centro Culturale Euregio. “La crisi climatica – sottolinea Paola Imperatore, assegnista di ricerca all’Università di Torino, esperta di transizione ecologica e politiche climatiche, tra le ospiti di quest’anno – è il volano di tutte le ingiustizie sociali. Le moltiplica perché da un lato accende i riflettori sul legame tra ambiente-abitare-salute, e dall’altro evidenzia come non solo questi temi siano intrecciati, ma a loro volta si intersechino con le ingiustizie legate al genere, alla provenienza, all’età e alla classe”.

Nella tre giorni dello storico laboratorio d’idee per la conversione ecologica – quest’anno dal titolo “Speranza contro ogni speranza” – che, come da tradizione, metterà a confronto nel centro altoatesino esperti e addetti ai lavori italiani e dei Paesi dell’arco alpino, si partirà da una riflessione sull’impegno contemporaneo ispirata da Alexander Langer – fondatore della Fiera delle Utopie Concrete in Umbria e tra le figure di riferimento dei Colloqui di Dobbiaco – e dallo storico filosofo austriaco Ivan Illich, e si discuterà di pazienza e perseveranza, fiducia e azioni per sconfiggere la policrisi, neologismo che racconta come le tanti grandi crisi contemporanee (sociale, politica, economica, climatica) si intersecano, amplificano e alimentano reciprocamente. Con una particolare attenzione ai territori, “una dimensione nevralgica – prosegue Imperatore – in cui ricostruire una comunità, soggetto indispensabile per una transizione dal basso”.

Tra gli ospiti ci saranno poi il filosofo Mauro Bozzetti, docente di Filosofia Teoretica all’Università di Urbino, Lars Hochmann, docente di Trasformazione e Impresa all’Università Coblenza, esperto di “hacking delle organizzazioni”, Stefanie Brander, dell’associazione svizzera Anziane per il Clima, la giornalista e scrittrice tedesca Ute Scheub e Paulina Frölich, vicedirettrice del think tank berlinese Das Progressive Zentrum.

In programma anche quattro workshop paralleli che offriranno approfondimenti sugli ambiti concreti della conversione ecologica: si parlerà di agroecologia, città di 15 minuti, cittadinanza energetica, conservazione della natura e diritti umani, stanchezza democratica e crescente disuguaglianza. Per provare – al termine dei Colloqui – a darsi una risposta alla domanda da cui muove questa edizione del 2024: “C’è una speranza per i giovani e per chi si impegna per un futuro migliore?”.