AGRICOLTURA, CIBO E CLIMA PER ACCELERARE LA CONVERSIONE ECOLOGICA. TORNA LA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE
(cultura) – Accelerare la conversione ecologica in Italia, partendo da tre ambiti fondamentali strettamente interconnessi: agricoltura, cibo e clima. Torna dal 3 al 6 novembre a Città di Castello la Fiera delle Utopie Concrete, laboratorio permanente per l’elaborazione e la trasmissione di esperienze, soluzioni e conoscenze di sostenibilità ecologica dell’economia e della società, fondato dal pacifista e ambientalista altoatesino Alexander Langer. “Che cosa impedisce alle culture politiche tradizionali dominanti, ma anche all’opinione pubblica in generale, di riconoscere l’urgenza e le opportunità di una conversione ecologica dell’economia, del lavoro, della gestione dei territori e delle città? Come possiamo – si chiede Karl-Ludwig Schibel, coordinatore della manifestazione – rendere la sostenibilità il valore guida dell’economia e della società?”. Come da tradizione ormai ventennale, anche quest’anno la Fiera affiancherà la riflessione teorica all’applicazione pratica, l’analisi di temi di grande e condivisa attualità con la loro ricaduta concreta nel nostro Paese e nel territorio dell’Alto Tevere. “Per il nostro Comune – ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2016 Massimo Massetti, assessore all’Ambiente di Città di Castello – la Fiera delle Utopie Concrete è una grandissima risorsa che ci permette di affrontare temi di rilevanza internazionale calandoli e calibrandoli secondo le esigenze del territorio. In questo modo, con riflessioni e azioni concrete, si lavora insieme per far diventare Città di Castello un “modello” anche per altre realtà, e di questo ne siamo orgogliosi”.
Ecco allora quest’anno il convegno sui “Percorsi verso un’agricoltura capace di futuro”, tra piano strategico nazionale per il biologico (interverrà Andrea Olivero, Vice Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali) e lo scenario di una conversione ecologica del settore agrario nell’Italia Centrale e in Altotevere. E poi la riflessione, con esperti, tecnici e addetti ai lavori, su come l’agricoltura del nostro Paese dovrà riuscire ad adattarsi ai cambiamenti climatici già in corso. Ad un anno dalla conclusione di EXPO 2015, centrale nel programma della Fiera 2016 sarà poi il cibo: promozione di modelli alimentari sani che fanno bene al clima e all’ambiente globale e locale, per contribuire all’eliminazione della fame nel mondo e alla salute delle cittadine e dei cittadini nei paesi ricchi.
Fondamentale sarà poi il coinvolgimento delle giovani generazioni. Attivamente, con il progetto sullo storytelling della consapevolezza dei cambiamenti climatici, che sta portando avanti l’IIS Polo Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello, confrontando i dati scientifici sui cambiamenti del clima nell’Alta Valle del Tevere con la percezione e la memoria dei residenti del territorio. O come attori/spettatori, vista “la ricca serie di appuntamenti – spiega Sabrina De Mercurio, responsabile del programma culturale della Fiera – che proponiamo per raccontare i temi della manifestazione attraverso diverse forme di arte”. Come il fumetto, con il workshop “Comics & Earth’s climate”; l’incontro tra musica e arti visive, con la performance “-273,15°C” (Interaction live painting & music); la fotografia, con la mostra “Work, eat & click!”, dedicata al cambiamento di ruolo del cibo da inizio Novecento ad oggi. Infine, per i bambini, i laboratori sulle alle api come indicatore ecologico e sugli orti condivisi e lo spettacolo Pane, Amore e Fantasia per illustrare, ai piccoli spettatori l’importanza di una corretta alimentazione.
Maggiori informazioni e programma completo: http://www.utopieconcrete.it/