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ALLA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE PER “COSTRUIRE INSIEME LA CITTA’ SOSTENIBILE”

ALLA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE PER “COSTRUIRE INSIEME LA CITTA’ SOSTENIBILE”

logo utopie concrete(Ambiente) – “Costruire insieme la Città Sostenibile”. Partendo da un esempio concreto, emblematico – per dimensioni, popolosità, caratteristiche territoriali e potenzialità economiche e turistiche – di quelle municipalità che rappresentano la spina dorsale dell’Italia. Avrà al centro i lavori in corso per il Masterplan Smart di Città di Castello l’edizione 2013 della Fiera delle Utopie Concrete, in programma per tre fine settimana dal 18 ottobre al 2 novembre. “Il Masterplan – ha sottolineato in conferenza stampa Karl-Ludwig Schibel, coordinatore della Fiera delle Utopie Concrete – nasce per mettere insieme e integrare tra di loro vari interventi progettuali in ambiti diversi, per dare un futuro sostenibile a questo territorio”. Ecco allora che in 3 “laboratori del futuro” (sabato 19 ottobre, dalle 9 nella Sala conferenze di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, in piazza Garibaldi; il 26 ottobre e il 2 novembre, dalle 9.30, al Circolo degli Illuminati in piazza Matteotti) – incontri strutturati attraverso un percorso metodologico tra ideazione e discussione – ne verranno analizzati altrettanti aspetti centrali, proponendo soluzioni territoriali per quanto riguarda cultura e turismo, integrazione e inclusione sociale, innovazione e produttività. Un passaggio fondamentale, perché “in questi laboratori – ha spiegato Enrico Carloni, Assessore municipale alle Politiche economiche – analizzeremo soluzioni e idee da inserire poi nel Masterplan, che verrà presentato alla cittadinanza entro la fine dell’anno”. Un progetto che, ha ricordato l’assessore, “va pensato come un contenitore di azioni e interventi integrati, anche in vista della programmazione economica europea 2014-2020: le risorse comunitarie andranno dove c’è una progettualità coerente e, in questo senso, con il lavoro fatto insieme alla Fiera delle Utopie Concrete il nostro Comune è avvantaggiato”. Il Masterplan altotiberino, in altre parole, entrerà nel carnet dei progetti che la Regione Umbria farà propri per andare a relazionarsi con la  Comunità europea, sempre meno propensa ad elargire finanziamenti a pioggia e invece, al contrario, decisa nei prossimi sette anni ad intervenire a sostegno di progetti organici, integrati e coerenti. Un risultato che si inserisce perfettamente nel curriculum della Fiera, fondata nel 1988 dal pacifista e ambientalista altoatesino Alexander Langer ed affermatasi, nel corso degli anni, come un “laboratorio permanente per sviluppare progettualità per il futuro” – come ha ricordato Luca Secondi, Assessore all’Ambiente del Comune di Città di Castello – affiancando all’analisi teorica di questioni chiave l’applicazione pratica attraverso azioni concrete. Nel corso dei tre fine settimana della kermesse si parlerà poi – altro elemento centrale del Masterplan – della riduzione dell’impatto ambientale degli eventi pubblici nelle città, partendo dal lavoro portato avanti in questi mesi a livello umbro per la definizione e la promozione del marchio di “Ecofesta” (nell’incontro inaugurale di venerdì 18 ottobre, alle 9.30, nella Sala consiliare in piazza Gabriotti). E non è quindi un caso che quest’anno gli appuntamenti della Fiera delle Utopie Concrete affianchino e accompagnino due iniziative importanti per Città di Castello, Altrocioccolato (in programma dal 17 al 19 ottobre) e la Mostra del Tartufo (prevista dal 31 ottobre al 2 novembre), declinando così attraverso esempi concreti il tema fondamentale dello sviluppo sostenibile del territorio. Infine, altro elemento che da sempre contraddistingue la manifestazione fondata da Langer, spazio alle giovani generazioni. Verrà infatti presentato, venerdì 25 ottobre dalle 9.30 nella Sala consiliare in piazza Gabriotti, il Telegiornale Verde, realizzato dagli studenti dell’Istituto Franchetti Salviani di Città di Castello in collaborazione con la locale Tevere Tv, risultato del progetto annuale di educazione (e comunicazione) ambientale portato avanti dalla Fiera delle Utopie Concrete con una 4° classe dell’istituto altotiberino. Come rendere appetibili al grande pubblico televisivo le notizie ambientali? Come raccontare i cambiamenti del clima e della natura senza annoiare e senza essere catastrofisti? Come far appassionare i telespettatori alle questioni – apparentemente solo per addetti ai lavori – della conversione ecologica della società? Queste le sfide che gli studenti si sono trovati ad affrontare, e a cui hanno cercato di dare risposta con i loro servizi televisivi.