ALLA SCOPERTA DEL FRIGORIFERO, QUESTO SCONOSCIUTO. A CITTA’ DI CASTELLO LA SOSTENIBILITA’ SI IMPARA IN CUCINA
(Ambiente) – Frigorifero, questo sconosciuto. Eppure, è l’elettrodomestico più utilizzato e diffuso nelle case di tutto il mondo, tanto che la sua presenza nella vita quotidiana di ognuno è data praticamente per scontata. Ma ne facciamo un uso consapevole e corretto? Ci si rende veramente conto che, proprio per la sua “banalità”, rappresenta perfettamente la sfida della svolta energetica? Nasce da questa riflessione il progetto “L’energia sostenibile e il frigorifero in casa mia”, promosso dalla Fiera delle Utopie Concrete di Città di Castello nell’ambito della campagna delle Nazioni Unite “Energia sostenibile per tutti”. Lunedì 5 novembre, in occasione della giornata di chiusura della ventesima edizione della kermesse fondata dall’ambientalista e pacifista altoatesino Alexander Langer, verranno presentati i risultati di questo progetto che ha coinvolto gli studenti delle classi 4/E e 4/H del Liceo Scientifico Tecnologico Polo Tecnico “Franchetti Salviani” di Città di Castello: interviste, testimonianze, foto, poesie e un video in stop motion per raccontare cosa sappiamo e come ci rapportiamo con questo elettrodomestico così diffuso eppure, incredibilmente, “misterioso”. Tra le iniziative previste dal progetto – l’incontro sarà alle 10 alla Sala degli Specchi del Circolo degli Illuminati, in Piazza Matteotti – un’inchiesta condotta dagli studenti altotiberini in occasione del Festival della Solidarietà, che si è svolto nel Parco Alexander Langer di Città di Castello il secondo weekend di luglio. Conoscete il volume dl vostro frigo? A quale classe energetica appartiene? Sapete che potenza ha e quanto consuma? Queste e altre le domande poste al pubblico della manifestazione, da cui emergono dei dati che, seppure non scientifici, possono permettere di avanzare con buona sicurezza l’ipotesi che il frigo sia l’elettrodomestico più usato ma, allo stesso tempo, uno dei meno conosciuti. Così, a conclusione del progetto, la parola è stata data al frigorifero stesso, che ha preso vita in un video in stop motion realizzato dagli studenti e diretto dall’artista Beatrice Pucci. Seguendo la tecnica del “passo a uno”, fotogramma per fotogramma, nel video il frigorifero prende vita criticando le nostre cattive abitudini: appesantito dal troppo cibo introdotto al suo interno, comincia a sputare gli alimenti inutili per il nostro fabbisogno nutrizionale, e quelli non sostenibili perché arrivati da troppi chilometri di distanza dalle nostre abitazioni; disapprova gli sprechi che avvengono abitualmente al suo interno e l’esubero di cibo che non sarà mai consumato. Rivendicando la sua “centralità” nel percorso verso la diffusione di buone pratiche quotidiane. Elemento preso come punto di partenza per una riflessione più ampia su che cosa significa promuovere un uso equo dell’energia nelle nostre città (l’edizione di quest’anno della Fiera delle Utopie Concrete sarà appunto dedicata al tema dell’Equità come virtù ecologica), e quali sono le implicazioni di un tale atteggiamento ragionato sul nostro stile di vita. Capire che cosa accade a livello locale, dal punto di vista teorico e pratico, è infatti fondamentale – ed è questa la filosofia che ispira da vent’anni la Fiera – per stabilire quali sono i presupposti per dare alla comunità mondiale la capacità di futuro.