ALTOTEVERE TRA MANIFATTURA 4.0 E OCCUPAZIONE GIOVANILE. PROSEGUE LA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE
(economia) – Ha preso il via giovedì 9 novembre, nel quadrilatero di Palazzo Bufalini, a Città di Castello, l’edizione 2017 della Fiera delle Utopie Concrete, laboratorio permanente per l’elaborazione e la trasmissione di esperienze, soluzioni e conoscenze di sostenibilità ecologica dell’economia e della società, fondato negli anni ’80 dal pacifista e ambientalista altoatesino Alexander Langer. Futuro, giovani, territorio, i 3 temi di quest’anno, verranno declinati fino a domenica attraverso incontri, laboratori, workshop, performance artistiche e mostre, con una particolare attenzione ai linguaggi creativi delle nuove generazioni. Per questo, il taglio del nastro dell’edizione 2017 – alla presenza dell’assessore all’ambiente e allo sport del Comune di Città di Castello, Massimo Massetti, del dirigente scolastico del Liceo ‘Plinio il Giovane’, Eva Bambagiotti, e di numerosi insegnanti e studenti degli istituti superiori di Città di Castello – ha coinciso con l’inaugurazione dello “School-working place”, postazioni interattive che ospiteranno, fino a domenica 12 novembre, installazioni e workshop per i giovani del territorio altotiberino. “Nelle edizioni passate – ha introdotto Karl-Ludwig Schibel, coordinatore della manifestazione – abbiamo portato pensatori come Ivan Illich e attivisti come Vandana Shiva, per un discorso sulla conversione ecologica dell’economia e della società. Quest’anno siamo partiti dal basso: i protagonisti sono gli studenti che hanno elaborato la loro visione di un futuro sostenibile del territorio”. Oggi che, come ha sottolineato lo stesso assessore Massetti, “dobbiamo fare i conti quotidianamente con gli impatti ambientali della nostra gestione del territorio, dai rifiuti alla mobilità, dall’energia alla qualità dell’aria”.
Dopo le attività della giornata inaugurale, la Fiera delle utopie Concrete proseguirà venerdì 10 novembre, la mattina, con il workshop “Arduino JR”, a cura di Tinker garage: uno spazio dedicato ai più piccini, per iniziare un percorso giocoso di coding (programmazione digitale) con l’ausilio di Arduino. Nel pomeriggio, alle 17 altro lab dedicato al “Regno dei viventi”, a cura del museo Malakos, con i piccoli partecipanti chiamati a selezionare, in base alle caratteristiche morfologiche, gli esemplari viventi a disposizione (piante, microbi) e collocandoli nel loro regno di appartenenza, rispettandone la biodiversità. Alle 16, in piazza Matteotti, andrà invece in scena una performance di mannequin challenge, che declinerà sul piano artistico il tema della parità di genere con oltre 100 studenti del Polo tecnico Franchetti-Salviani di Città di Castello coinvolti.
Sabato 11 novembre si parlerà di stampa e falegnameria 3D, per una manifattura 4.0 che spinga l’artigianato digitale e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese, favorisca la multidisciplinarietà e promuova l’occupazione dei giovani. Che contributo può dare un FabLab al settore produttivo del territorio altotiberino? Alle 17, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini, si confronteranno sul tema il sindaco tifernate Luciano Bacchetta, l’Assessore regionale alla Tutela e alla Valorizzazione dell’Ambiente Fernanda Cecchini, e Patrizia Marti, direttrice del Santa Chiara FabLab dell’Università di Siena, progetto innovativo dedicato a stampa 3D, taglio e incisione di vari tipi di materiali, falegnameria, lavorazione di componenti elettronici e di tessuti interattivi. Con loro, per calibrare la riflessione sulle caratteristiche e le esigenze del territorio, due imprenditori dell’area altotiberina, Francesco Ponti di Ponti Engineering e Stefano Lazzari della Bottega Tifernate.