DA PERUGIA UN AIUTO CONCRETO PER L’ACCOGLIENZA DELLA POPOLAZIONE AFGANA IN FUGA DAL REGIME TALEBANO
(politica – 12 ottobre 2021) Da Perugia un supporto concreto a favore della popolazione afghana. Con un voto trasversale che ha coinvolto consiglieri di maggioranza e opposizione, lunedì 11 ottobre Palazzo dei Priori ha approvato una mozione sull’urgente necessità di dare il proprio aiuto, come città e comunità, alla martoriata popolazione afghana anche alla luce della recente rioccupazione del Paese da parte delle milizie talebane. Proposta inizialmente dai gruppi di opposizione Idee Persone Perugia e Partito Democratico, la mozione ha visto fin da subito il sostegno di molti gruppi della maggioranza, che hanno partecipato attivamente alla sua elaborazione nella versione finale approvata lunedì in Consiglio. “Siamo molto contenti dello spirito collaborativo che si è instaurato intorno a un tema così significativo – sottolinea Lucia Maddoli, consigliera del gruppo civico di opposizione Idee Persone Perugia – tanto più che il voto è arrivato all’indomani della Marcia della Pace Perugia-Assisi. È importante che un’istituzione locale si faccia sentire anche sulle gravi ingiustizie che avvengono lontano dal proprio territorio. Ora però è fondamentale che alle parole seguano i fatti”. L’impegno, appunto: “politico”, a sollecitare il Governo italiano a intervenire per garantire pienamente il diritto di asilo alle frontiere e l’organizzazione tempestiva di corridoi umanitaria verso l’Italia, ma non solo. Il voto del Consiglio ha infatti impegnato l’amministrazione a garantire l’accoglienza anche nel territorio del Comune di Perugia alle persone afghane in fuga dal proprio Paese, fino a quando non potranno rientrarvi in sicurezza, coinvolgendo da subito le associazioni accreditate del Terzo Settore che si occupano di accoglienza e integrazione, per predisporre insieme a loro e alle altre istituzioni competenti un chiaro piano di accoglienza, materiale e psicologica, di tutti quei cittadini afghani a rischio di sicura persecuzione secondo base giuridica. In tal senso, il primo passo sarà una mappatura, insieme agli altri Comuni umbri e con il supporto di ANCI Umbria e delle organizzazioni del Terzo Settore, delle persone afghane in Umbria, a partire da quelli già integrati, che potrebbero accogliere i propri familiari senza pesare sul sistema di accoglienza pubblico, e allertare, attraverso il tavolo di dialogo tra ANCI Nazionale e il Governo, le Ambasciate Italiane dei Paesi vicini, affinché possano attivarsi per i ricongiungimenti familiari.