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DEJAN LAZIĆ AL TEATRO MORLACCHI PER GLI AMICI DELLA MUSICA DI PERUGIA

DEJAN LAZIĆ AL TEATRO MORLACCHI PER GLI AMICI DELLA MUSICA DI PERUGIA

(cultura – 29 marzo 2022) Prosegue con il concerto di Dejan Lazić, sabato 2 aprile alle 19 al Teatro Morlacchi, la stagione degli Amici della Musica di Perugia. Il compositore e pianista croato proporrà lo spettacolo Il folklore musicale attraverso i secoli, con la Sonata in re minore K. 9, la Sonata in re maggiore K. 430, la Sonata in mi maggiore K. 380 e la Sonata in mi maggiore K. 135 di Domenico Scarlatti, le Sei Danze in ritmo bulgaro (da “Mikrokosmos”, Sz. 107) e i Tre Rondò su melodie folcloristiche slovacche, Sz. 84 di Béla Bartók, “Venezia e Napoli” (“Années de pèlerinage: Deuxième année, Italie)” S. 162 e Fantasia su motivi dal “Rienzi” di Richard Wagner S. 439 di Franz Liszt, e la Rapsodia in stile istriano, op. 18b dello stesso Lazić. Un repertorio eclettico che sarà anche al centro della prima puntata di Musica di stagione, il nuovo format web di Radiophonica, la radio dell’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell’Umbria, realizzato in collaborazione con la Fonoteca Regionale Trotta e la Fondazione Perugia Musica Classica, nell’ambito della convenzione stipulata tra Fondazione e Adisu per promuovere, attraverso azioni concrete, la conoscenza e l’educazione all’ascolto della musica classica tra le giovani generazioni. In vista del concerto di sabato la prima puntata andrà in onda mercoledì 30 marzo e sarà disponibile in podcast nel sito radiophonica.com. Ogni puntata ripercorrà con estratti musicali e commenti brevi ma significativi il concerto della settimana, fungendone con brio da anteprima.
Nato a Zagabria in una famiglia di musicisti, Dejan Lazić è cresciuto e si è formato a Salisburgo, dove ha studiato al Mozarteum clarinetto, pianoforte e composizione. Il primo incontro con Zoltán Kocsis e Imre Rohmann al Festival di Bartók in Ungheria è stato decisivo per la sua carriera artistica, così come l’influenza significativa di Peter Eötvös. “Pieno di fraseggi poetici e ben fatti e di vividi effetti dinamici – così il New York Times ha recensito suo lavoro dal vivo – che hanno reso questa musica fresca, spontanea e appassionata”.