DIECIMAESTRI, LA RASSEGNA ESPERIENZIALE DEDICATA ALLA SAPIENZA ARTIGIANA E ARTISTICA AL VIA A GUBBIO A PALAZZO DUCALE
(cultura – 30 giugno 2021) Sarà l’inaugurazione ufficiale delle mostre “’O rosa bella!”, dell’ebanista e restauratore Giuseppe Minelli, e “Bonsai, le mille e una forma”, dell’esperto di bonsai Luigino Berettoni, sabato 3 luglio alle 21 a Palazzo Ducale di Gubbio, in occasione della Notte Europea dei Musei, a dare il via alla seconda edizione di Diecimaestri, rassegna di cultura artigiana nata nel 2019 dall’idea di un gruppo di artisti e artigiani “ibridatori” con l’obiettivo di far emergere territori, temi, immagini, informazioni, relazioni e dinamiche sociali. Vera e propria mostra itinerante e a porte aperte di artisti e artigiani che mettono al centro la condivisione e le relazioni umane, e che i visitatori potranno liberamente modulare e personalizzare seguendo tracce e percorsi tematici tra arte, artigianato, gusto, cultura e progetti di comunità, Diecimaestri ha in programma anche percorsi museali promossi in collaborazione con Palazzo Ducale di Gubbio, Teatro e Antiquarium Romano di Gubbio, Biblioteca Sperelliana e il neonato Muam, museo di Arti e Mestieri e con il patrocinio del Comune di Gubbio.
A partire proprio dalle due mostre che verranno aperte il 3 luglio (e che rimarranno aperte fino al 31 agosto), con gli Sbandieratori di Gubbio a fare gli onori di casa nel cortile d’onore di Palazzo Ducale e, a seguire, una performance coreografica del corpo di ballo di Danz’Art, con la direzione artistica di Cecilia Monacelli. Accompagnati dai giovani allievi dell’Officina del Fare e del Sapere, ambasciatori junior della rassegna, i visitatori potranno incontrare gli autori delle opere. Saranno presenti Vincenzo Ambrogi, autore delle ricerche dello spartito medievale, Ettore Sannipoli, storico ed esperto di storia dell’arte eugubina e Paolo Mottana, docente di Filosofia dell’educazione all’Università Milano Bicocca.
“L’attività di Diecimaestri non è finalizzata solo alla produzione e all’esposizione di oggetti artistici e di alto artigianato”, spiega Marina Rizzi, ideatrice e curatrice della rassegna. “Attraverso l’organizzazione di azioni collettive sul territorio – prosegue – il gruppo riflette sulla costruzione dell’eugubinità non come brand ma come unicum capace di attrarre e dialogare con le altre città del mondo, e contribuisce a dare visibilità alla pratica del singolo. Questa seconda edizione, ampliata e strutturata in diversi percorsi urbani ed extra urbani, liberi e gratuiti, è un omaggio al saper fare artigiano e un invito allo scambio di saperi e alla pratica della condivisione”.
Le mostre, “’O rosa bella!”e “Bonsai, le mille e una forma”
Le due mostre a Palazzo Ducale sono un’omaggio alla città e al lavoro dei suoi artigiani realizzato grazie alla collaborazione dell’Associazione culturale Archè e agli allievi del progetto Officina del Fare e del Sapere, che hanno partecipato alla progettazione e alla realizzazione delle strutture espositive insieme agli artigiani locali. In concomitanza con incontri a cielo aperto in città in programma per Diecimaestri, per promuovere il nuovo percorso museale è stato ideato un allestimento temporaneo di Palazzo Ducale, in un ‘continuum’ ideale degli altri percorsi urbani. Il progetto vede la partecipazione di due autori intimamente legati al ‘Genius loci’ di Gubbio e in particolare di Palazzo Ducale – Giuseppe Minelli e Luigino Berettoni – nell’inedito ruolo di custodi di una porta temporale con cui stabilire un contatto con la storia.
“’O rosa bella!”, dell’ebanista e restauratore Giuseppe Minelli, racconta attraverso immagini e suoni la straordinaria impresa di un artigiano e di un medico che insieme hanno fatto “rinascere” una tarsia del famoso Studiolo di Gubbio. La mostra documenta il lungo lavoro di Giuseppe Minelli, figlio d’arte di Marcello Minelli e coautore della riproduzione dello Studiolo di Federico di Montefeltro, e di Vincenzo Ambrogi, appassionato della storia di Gubbio e soprattutto della vicenda dello studiolo del Duca. Grazie alla loro felice collaborazione è stata portata avanti questa operazione ‘antistorica’: una tarsia perduta due secoli fa durante uno sfortunato restauro è stata fatta rivivere in base ad una ricostruzione ipotetica, ma realistica e documentata. Ad accogliere il visitatore, un’installazione in legno realizzata appositamente da Minelli espone una stampa in carta cotone eseguita da Arte Libro unaluna, che riproduce un particolare dello spartito medievale di ‘O Rosa bella’, soggetto centrale della tarsia perduta. Questa canzone, molto amata da Federico da Montefeltro, è riprodotta nella versione musicale dell’inglese John Dunstable (1390–1453) che forse era anche la più popolare all’epoca. L’installazione introduce alle altre sale che si affacciano sui giardini pensili di Palazzo Ducale dove manufatti, tavole di lavoro e strumenti documentano la ricostruzione dell’opera perduta. La tarsia ricostruita, raffigurante lo spartito integrale della ballata medievale, sarà esposta nella suggestiva sala del mosaico. Oltre agli sketches e ai disegni preparatori, raccolti nella ricca documentazione multimediale, gli ambienti ospiteranno un’opera di sound art realizzata con i suoni prodotti dagli strumenti d’uso della falegnameria, in un’originale lettura in chiave contemporanea dello spartito medievale. La direzione musicale è a cura di Paolo Ceccarelli.
“Bonsai, le mille e una forma” mette in scena gli artefatti naturali di Luigino Berettoni, con oltre 30 scatti fotografici e una selezione di magnifici esemplari di bonsai in mostra. Un percorso che parte con un’esposizione a cielo aperto nel cortile d’onore di Palazzo Ducale, per proseguire con la mostra fotografica nel corridoio seminterrato e concludersi nella corte medievale, con l’esposizione di altri esemplari della ricca collezione. In questi particolari bonsai, le striature, le anse e le cavità delle pietre sono la tela su cui le radici e i rami dei Ficus carica disegnano paesaggi, volti, animali e forme di ogni genere; quadri che mutano con il passare delle stagioni e invitano chi guarda a rintracciare le immagini fantastiche di una natura antropomorfa. Come in una favola rinascimentale, uomo e natura s’incontrano e si scoprono, uguali e diversi, con le stesse tensioni. La mostra a cielo aperto continua sulla terrazza di via Ducale, uno splendido angolo di Gubbio che si affaccia sulla Cattedrale e che sovrasta con una passerella la corte medievale di Palazzo Ducale. “Bonsai, le mille e una forma” è un progetto lungo 1000 giorni: la mostra fotografica itinerante si concluderà nel 2024 e documenterà con oltre cento spettacolari immagini di Federico Minelli lo straordinario viaggio alla ricerca di figure nascoste nella natura antropomorfa dei bonsai su roccia.
Diecimaestri 2021. Incontri, mostre e percorsi tra Arti e Mestieri
Incontri, mostre e percorsi tra Arti e Mestieri, per scoprire e vivere in prima persona la sapienza della grande cultura artigiana e artistica italiana. Fino al 31 agosto sono oltre 40 le realtà artigiane coinvolte nei percorsi e nelle attività, con calzolai, ceramisti, rilegatori, tessitori, pittori, restauratori, fabbri. Ma anche sommelier, mastri birrai e viticoltori, liutai, maestri di calligrafia e miniatura medioevale, danza e bonsai.
Sapienza artigiana non solo umbra – saranno presenti ospiti da altre regioni, con un’importante rappresentanza dall’Isola d’Elba – e che non si cristallizza nella testimonianza della tradizione, ma si apre alla formazione e all’incontro con le nuove generazioni grazie alla collaborazione con Officina del Fare e del Sapere, progetto educativo che vedrà una decina di giovani allievi lavorare fianco a fianco con i Maestri artigiani coinvolti nella rassegna. Allievi e Maestri che saranno protagonisti, il 10 e 11 luglio, di una due giorni di incontri con il pubblico nel Chiostro della Biblioteca Sperelliana, in collaborazione con Altra Città. Poi, dal 30 luglio al 28 agosto, in largo del Bargello, ogni venerdì e sabato – escluso Ferragosto – 8 appuntamenti con l’artigianato e la cultura tipica, sempre in collaborazione con Officina del Fare e del Sapere.
Info: www.diecimaestri.it
[Nella foto: fasi di lavorazione della tarsia che riproduce lo spartito medievale ‘O rosa bella’’, a cura di Giuseppe Minelli. Ph. Federico Minelli]