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FESTIVAL DELLA VIANDANZA. SULLA VIA DEL CAMBIAMENTO

FESTIVAL DELLA VIANDANZA. SULLA VIA DEL CAMBIAMENTO

festival viandanzaTorna il Festival della Viandanza, ancora una volta a Monteriggioni, cuore pulsante della Via Francigena. Tre giorni all’aria aperta per chi ama viaggiare a piedi e in bicicletta, per chi ha già scelto o vorrebbe scegliere una vita basata ritmi più lenti, umani. Decine di ospiti, tra cui David Riondino, Gianmaria Testa, Giuseppe Cederna, Antonio Moresco, Bernard Ollivier e tanti altri. Incontri, spettacoli, conferenze, camminate, tutto gratuito, tutto in natura, tutto all’insegna dell’amicizia e della condivisione. «E far cammino dove non c’è strada», scriveva Carlo Michelstaedter. Viaggiare con lentezza dove c’è già un sentiero, una strada, una via battuta, è importante. Significa che c’è stato qualcuno prima di noi, che qualcun altro se ne è preso cura, ha messo i segnali, ha permesso al suo prossimo di passarci. Quel qualcuno che si è preso il rischio di perdersi per poi ritrovarsi, e ha fatto il cammino dove non c’era nulla, è chi ha deciso di imprimere una svolta nella propria vita. Ed è proprio questo il tema-principe della terza edizione: il cambiamento. Ci siamo chiesti: abbiamo fatto, o stiamo facendo il possibile per non mancarla, la strada? Per non mancare l’appuntamento con la strada in cui ci sentiremo finalmente in grado di respirare a pieni polmoni, il più possibile liberi, il più possibile felici? Quale cambiamento possiamo o dobbiamo mettere in atto nelle nostre vite per fare sì che ciò avvenga? A cosa rinunciare, che cosa mettere in discussione, che direzione prendere? È possibile partire senza essere cambiati, o si cambia nel percorso, o si cambia solo alla fine? Queste sono alcune delle domande alle quali gli ospiti, assieme alla partecipazione attiva del pubblico, tenteranno di rispondere. Con delle risposte, con dei dubbi, o con delle nuove domande. Ci saranno gli eventi spettacolari: David Riondino scioglierà, recitando e cantando, i nodi del cambiamento che si intrecciano nelle novelle di Boccaccio, mentre Giuseppe Cederna e Gianmaria Testa daranno vita ad un reading-concerto pensato apposta per il festival, un dialogo tra due artisti che hanno assunto nella propria poetica la metafora del viaggio e della metamorfosi. Sarà allestito un vero e proprio Giardino del Cambiamento, in collaborazione con David Tarozzi, scrittore, viaggiatore e fondatore dell’Associazione Italia che Cambia. Tante storie, da quella di Bernard Ollivier, camminatore e scrittore francese che dialogherà assieme a Sergio Valzania, vicedirettore di Radio Rai e pellegrino sulle antiche vie. Ollivier porterà anche il progetto della sua associazione, Seuil, che si occupa del recupero di giovani a rischio esclusione sociale attraverso il cammino. O la storia di Said Zarrouk, nomade saharawi che ha deciso di restare nel suo deserto, nonostante le enormi difficoltà di ordine sociale e politico, o quella di Marina Pissarello, che del deserto si è innamorata e che lì sta facendo nascere un importante progetto insieme alle popolazioni locali. Oppure, tra le tante, quella di Barbara Pierro, responsabile del progetto di integrazione della comunità Rom a Scampia. Si andrà a caccia di alberi assieme allo scrittore e, come ama definirsi, homo-radix, Tiziano Fratus, e ci si immergerà nel solstizio d’estate con la camminata meditativa di Italo Bertolasi. Un grande scrittore e camminatore, Antonio Moresco, porterà la propria testimonianza fatta di parole e passi precisi, di visioni e di utopie. Paul Chinn, autore britannico di guide francigene, farà a Monteriggioni una sosta durante il suo viaggio in bicicletta tra Canterbury e Roma. Perché, come si è detto fin dalla prima edizione, non occorre avere i piedi per essere viandante, né esiste viandante senza sosta, e viceversa. Ancora una volta non sarà trascurata la vocazione civile: Nicolò Bassetti presenterà, assieme a David Riondino, Sacro GRA, il libro da cui è stato tratto il film vincitore dell’ultimo Leone d’Oro a Venezia. A seguire continuerà il dibattito iniziato nella scorsa edizione, per la stesura del Manifesto della Lentezza, una piattaforma di idee e proposte concrete finalizzata all’affermazione dei diritti di chi viaggia con mezzi a basso impatto, perennemente in lotta con il traffico a motore, con il passaggio nelle proprietà private o la difficoltà ad incontrare una rete di accoglienza low cost. Un work-in-progress al quale hanno collaborato e stanno collaborando decine di scrittori, pensatori, viaggiatori italiani. Il festival è fin dall’esordio rivolto a tutti, nessuno escluso. Ci sarà la testimonianza appassionata di Pietro Scidurlo, giovane paraplegico che ha fondato Free Wheels – un’associazione che si impegna ad abbattere le barriere mentali e fisiche verso le persone con disabilità – e che sta lavorando alla stesura di una guida del Cammino di Santiago attenta alle necessità dei pellegrini con disabilità motorie e sensoriali. Torneranno i racconti e le fiabe per bambini e famiglie, in compagnia degli asinelli e il carisma di Massimo Montanari, animatore del Giardino degli Asinelli, e poi una novità, pensata per i più anziani o per chi, per una ragione o per l’altra, ha timore di cambiare stile di vita: lezioni all’aria aperta di Nordic Walking. Sarà un festival itinerante ancora prima di cominciare, grazie ai viaggi di avvicinamento, che sanciranno il gemellaggio con altre due importanti rassegne della lentezza (www.viedellalentezza.it): il Festival del Camminare (Bolzano, 23-25 maggio) e Ciclomundi (Portogruaro, 13-15 giugno). Da Bolzano partirà una staffetta a piedi a cui chiunque potrà aggregarsi, costruita grazie alla collaborazione con diverse realtà, come il CAI e l’Associazione Via Romea Germanica. Da Portogruaro invece si metterà in sella un gruppo di viandanti a due ruote, in collaborazione con Life in Travel, il sito di riferimento per i viaggiatori in bicicletta. Entrambi i viaggi si concluderanno a Monteriggioni, dove verrà sancito ufficialmente il gemellaggio con un incontro al quale parteciperanno anche i direttori artistici dei due festival: Luca Gianotti e Alberto Fiorin, entrambi scrittori, camminatore il primo, ciclista il secondo. Infine, per celebrare la “notte bianca”, la sera del 21 giugno arriveranno con le loro bici degli scrittori che daranno vita ad un lettura al chiaro di luna, in collaborazione con Il giro d’Italia in 80 librerie. Il Festival della Viandanza è realizzato da itinerAria con la collaborazione della Regione Toscana, di Toscana Promozione, del Comune di Monteriggioni. Inoltre contribuiscono all’organizzazione e alla promozione il Movimento Lento, l’Italia che Cambia, Life in Travel, oltre alla collaborazione con altre associazioni, gruppi e realtà del “mondo della lentezza”. La manifestazione fa parte del Festival Europeo della Via Francigena, ed ha il patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Uniti si va piano, si va lontano, e si cambia.