GRAND TOUR DELLA VAL DI MERSE, SU DUE RUOTE ALLA SCOPERTA DELLE TERRE DI SIENA NELLA TOSCANA PIU’ AUTENTICA
(Cultura) – Un viaggio attraverso natura, storia e sapori, alla scoperta di una delle aree autenticamente più suggestive delle Terre di Siena. La Val di Merse, vero e proprio cuore boscoso della Toscana, è una delle principali mete per gli appassionati di turismo lento, con una particolare predilezione per le due ruote. Questo affascinante angolo della regione, a sud di Siena, è infatti attraversato dal Grand Tour Val di Merse, un itinerario ideale per il turismo in bicicletta di 147 km completamente segnalati con pannelli direzionali e distanziometrici (posti ogni 10 km). E non solo, perché accanto al percorso principale – un vero e proprio viaggio a tappe per chi ama avventure di più giorni – il territorio offre infatti una serie di piste ciclabili “secondarie” immerse nella natura e 9 itinerari ad anello, per chi preferisce il soggiorno in un punto base dal quale spostarsi il territorio circostante. Strade asfaltate, sterrate e sentieri, in grandissima parte (oltre il 90% dell’intero tragitto) secondarie a basso indice di traffico, che permettono di conoscere “a passo d’uomo” un paesaggio estremamente mutevole e affascinante, una delle più importanti riserve naturali tra le 14 che impreziosiscono il territorio senese. Il percorso del Grand Tour si distende infatti su una vasta area nelle Terre di Siena, penetra nel cuore della Montagnola Senese, arriva alle propaggini meridionali delle vallate dell’Elsa e del Cecina, verso sud fino alla Valle dell’Ombrone, in un territorio tipicamente collinare caratterizzato da una varietà sorprendente di ambienti naturali, interessando i comuni di Chiusdino, Murlo, Monticiano e Sovicille per poi toccare Siena. Restando sempre a pochi chilometri, tra l’altro, dalle famose Terme di Petriolo, ideale approdo per un indispensabile momento di relax al termine di una pedalata lungo i sentieri della Val di Merse. Si va così alla scoperta di eremi, castelli e torri, con le straordinarie testimonianze dell’Antiquarium di Poggio Civitate, la chiesa dedicata alla SS.Trinità e a S.Mustiola e la celeberrima Abbazia cistercense di San Galgano, senza dubbio l’icona più forte della Val di Merse e tra le principali della Toscana. Perle immerse in un territorio che si identifica fortemente nell’elemento dell’acqua, ospitando i bacini fluviali del Farma e del Merse, racchiudendo nelle sue colline marmoree le sorgenti del più celebre fiume Elsa, e facendo da spartiacque fra tre dei più importanti bacini imbriferi toscani (Arno, Ombrone e Cecina). Ed è proprio la simbiosi tra uomo e natura la cifra che contraddistingue e rende unica la Val di Merse, legame testimoniato dall’antica arte dei carbonai (carbonaie possono essere visitate nel Museo del Bosco) e dalla tipica gastronomia locale. Un giro nella Val di Merse, seguendo le tappe del Grand Tour o dedicandosi agli itinerari intorno ai diversi Comuni del territorio, significa infatti per il turista immergersi nella natura anche in tavola, godendo l’ebbrezza di un viaggio nel tempo e andando a scoprire sapori antichi delle Terre di Siena. Ecco allora i funghi, di qualsiasi tipo, uno degli ingredienti più usati nei piatti tradizionali (“funghi trifolati”, ”acqua cotta”, “cappellette grigliate alla Nepitella”) e i salumi ricavati dalla “Cinta Senese”, una razza suina originaria delle colline del Montemaggio della Montagnola e del Chianti.