I LINGUAGGI DELL’ARTE RACCONTANO LE IDEE DI LANGER ALLA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE 2018
(3 settembre 2018 – cultura) – Raccontare, attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, tra sperimentazione e innovazione, i valori e le idee di Alexander Langer. La Fiera delle Utopie Concrete torna dal 13 al 16 settembre a Città di Castello, e anche per l’edizione di quest’anno – quella del trentennale – lo fa affiancando al programma di incontri e dibattiti un ricco cartellone di appuntamenti tra musica, teatro e arti visive, dedicati al pensiero del fondatore della manifestazione. “L’incontro e l’interazione tra generi diversi – spiega Sabrina De Mercurio, co-ideatrice del programma insieme al coordinatore della Fiera delle Utopie Concrete, Karl-Ludwig Schibel – è il filo conduttore delle nostre proposte, che vogliono essere una rilettura contemporanea e coinvolgente delle idee di Langer”.
Si parte giovedì 13 settembre, alle 18, con l’omaggio a Langer nel parco cittadino a lui intitolato: le letture a cura della compagnia teatrale MEDEM – tratte da Il viaggiatore leggero (Sellerio editore), volume che raccoglie articoli e racconti del pacifista e ambientalista altoatesino – saranno accompagnate dalle musiche eseguite dalla scuola comunale di Città di Castello “Giacomo Puccini”. Venerdì 14 settembre, alle 20.30, nel Chiostro di San Domenico Michele Mandrelli proporrà la performance “Elementi in regressione”, un viaggio audiovisivo sull’interazione tra uomo e natura, in cui la tecnologia digitale e l’ingegneria del suono si associano ad acqua, fuoco, terra e aria, i 4 elementi a cui venne dedicato il primo ciclo della Fiera delle Utopie Concrete, tra il 1988 e il 1991. Sabato sera, alle 21.30, per celebrare il trentennale della Fiera il Chiostro di San Domenico ospiterà invece “Utopie Sonore”, dj set dedicato all’incontro tra musica elettronica e world music a cura dell’Associazione Culturale Dancity.
Infine, doppio appuntamento domenica 16 settembre: alle 18 al teatro degli Illuminati andrà in scena lo spettacolo di burattini “Terra chiama Tommy”, a cura di Politheater, in cui le scenografie galattiche e la colonna sonora di David Bowie accompagneranno i protagonisti in un’avventura per sensibilizzare il pubblico sul tema del rispetto dell’altro e delle differenze. Dalle 17, invece, prenderà il via “Porte aperte”, originale performance itinerante a cura di Sara Lusini (Arci Perugia), che porterà i partecipanti alla scoperta di alcune “case speciali” nel centro storico di Città di Castello. Quattro tappe – un appartamento di richiedenti asilo, la casa di un pittore, quella in cui vive una coppia di musicisti e infine l’abitazione in cui risiede da molti anni una famiglia di origini tunisine – con altrettante “sorprese artistiche”, che permetteranno di esplorare da vicino quattro modi di vivere il quotidiano in città, rivolgendo l’attenzione ad argomenti più che mai attuali: integrazione, solidarietà, arte e cultura.