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Il question time in Consiglio comunale di Idee Persone Perugia

Il question time in Consiglio comunale di Idee Persone Perugia

Fabrizio Croce IDEE PERSONE PERUGIA 1

(società – 5 aprile 2023) “Il question time di oggi, mercoledì 5 aprile, in Consiglio comunale – sottolinea Fabrizio Croce, capogruppo del gruppo civico di opposizione Idee Persone Perugia – basato come sempre su interrogazioni poste dalle forze di opposizione, di cui ben 4 a nostra firma, ha messo in evidenza diverse problematiche, anche in ambiti molto lontani, che attengono ai temi della progettazione e della pianificazione. Questa Giunta a nostro parere sta gestendo in modo incongruo e a volte contraddittorio risorse che ci sono state messe a disposizione dall’Europa o dallo Stato, che dovrebbero servire per migliorare la qualità della vita e dei servizi ai cittadini, per rigenerare parti di città e di territorio che ne hanno bisogno, per rispondere alle linee programmatiche che i governi a livello nazionale e locale si sono poste”.

Le interrogazioni

In primo luogo, “la nostra città è letteralmente violentata dal traffico veicolare e non riesce nemmeno a proteggere da tale aggressione quotidiana ed incessante le persone, i cittadini, costretta come è ad erigere barricate simboliche, sotto forma di paletti e dissuasori di ogni sorta, laddove la carenza di vigilanza ha lasciato campo libero alle esigenze e all’inciviltà degli automobilisti. In secondo luogo gli interventi di rigenerazione urbana realizzati nelle periferie, di cui riusciamo a condividere le funzioni e le finalità ma non ad accettare la modalità, spesso frutto di accelerazioni motivate dalla scadenza di un bando più che alla rispondenza ad una reale necessità: non riusciamo a spiegare altrimenti interventi di costruzione fisica di luoghi nell’area di Fontivegge, come la pista di skateboard, lo spazio di coworking poi trasformato nella nuova sede della Biblioteca delle nuvole, la gigantesca Pensilina eretta in piazza Vittorio Veneto e, infine, il Family Hub di via Diaz, al fianco o nei pressi di vecchi buchi da colmare, aree da riqualificare, spazi pubblici già funzionanti o intere volumetrie sfitte in cerca di una destinazione. Proprio come in via Diaz, dove si è eretto un ‘centro per servizi alla famiglia’ di fronte a un CVA già funzionante e in un’area circondata da grandi condomini i cui piani terra sono tutti tristemente sfitti e disabitati”.

Infine, conclude Croce, “la pianificazione della cura del verde: destiniamo annualmente fior di risorse a questa funzione, delegata all’Agenzia Forestale, ma poi in nome di rilevati deficit di manutenzione dobbiamo stanziare un ingente somma per completare l’opera, senza essere nemmeno in grado di pretendere dal gestore una programmazione più accurata e dettagliata dei propri interventi. Ecco, tutto ciò ci restituisce la percezione di un’amministrazione che non ha saputo prendere le misure della sua azione e pare sempre più priva di una visione di sistema che consenta di dare unità e continuità alla progettazione e alla soluzione di problemi”.