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JAZZ, DIRITTI E LAVORO. IL PRIMO MAGGIO DI GIOVANNI GUIDI TRA MUSICA E IMPEGNO

JAZZ, DIRITTI E LAVORO. IL PRIMO MAGGIO DI GIOVANNI GUIDI TRA MUSICA E IMPEGNO

(30 aprile 2019 – politica) – Un Primo Maggio di musica e impegno. E non poteva essere altrimenti per Giovanni Guidi, giovane pianista jazz umbro tra i più talentuosi e apprezzati musicisti italiani contemporanei, che celebrerà la Festa dei Lavoratori a Torino, in un evento promosso per raccogliere fondi per riaprire l’Imbarchino, storico locale di musica e socialità del centro storico cittadino. Il giorno seguente, giovedì 2 maggio, Guidi si esibirà poi nell’Aula Magna del Politecnico torinese nell’ambito del Torino Jazz Festival, con il suo “Avec le Temps Quintet”. Guidi, che non ha mai fatto mistero delle proprie idee, nei mesi scorsi è spesso intervenuto prendendo pubblicamente posizione a difesa dei diritti dei migranti, e qualche giorno fa ha ufficializzato la propria candidatura alle Elezioni Europee del prossimo 26 maggio nei collegi di Lazio, Toscana, Umbria e Marche con “La Sinistra”, progetto promosso da Nicola Fratoianni e collegato al Partito della Sinistra Europea. “Ho accettato di candidarmi – spiega Guidi – perché vorrei portare al centro della discussione politica internazionale l’essenzialità del dialogo tra diversità per riconoscere, senza se e senza ma, davanti ad ogni negazione, i diritti umani fondamentali di tutti i popoli. Il mio essere un artista, un creativo – continua Guidi – credo sia un valore aggiunto che ben si collochi all’interno di una discussione politica che si fa ogni giorno più violenta ed aggressiva. La forza della sensibilità artistica, la valenza dell’ascolto che apre ad infinite possibilità, tanto in musica quanto in politica, può rappresentare la chiave di volta per scongiurare la deriva dei porti chiusi, dei negazionisti, dei violenti”. La campagna elettorale di Guidi comincerà ufficialmente a Foligno il prossimo 5 maggio, e questi ultimi giorni sono utili al musicista umbro per definire le priorità su cui concentrare la propria candidatura. “Voglio parlare di passioni, ambizioni, cultura, lavoro. Voglio portare in Europa – spiega – la voce di quei giovani e quei creativi italiani che oggi, credendo fortemente nel proprio sogno, percorrono strade non battute o convenzionali. Voglio parlare di musica, magari anche di musica jazz, che nasce nella terra dove l’Africa e l’Europa si sono incontrate nelle note. Nessun altro genere se non il jazz, infatti, si pone come ponte di dialogo tra popoli, celebrazione di interazione positiva dove ogni singola voce, nell’unione con le altre, rende il componimento unico ogni volta, ascolto e autonomia al tempo stesso. Ho deciso di metterci la faccia perché credo che sia indispensabile lottare in prima persona per costruire un’Europa delle persone e dei diritti. Perché il lavoro deve finalmente tornare ad essere un’opportunità per tutti per realizzarsi, e non una condanna perché manca o perché ancora uccide”. Un orizzonte europeo, quello in cui si muoverà Guidi, con i piedi ben piantati nella sua Umbria, regione “della Pace, dell’accoglienza e della solidarietà. Una regione – conclude – che ha costruito la sua forza nell’incontro tra le diversità”.