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L’EREMO ERETICO DI GIULIANO GIUMAN IN MOSTRA A MILANO

L’EREMO ERETICO DI GIULIANO GIUMAN IN MOSTRA A MILANO

(27 marzo 2019 – cultura) – Le ultime ricerche condotte da Giuman sulle possibilità di relazione estetica fra la superficie, il pigmento, la luce e il vetro (cifra distintiva della sua produzione) approdano a Milano in occasione di una sua personale, presso la storica galleria Annunciata. La mostra, a cura di Davide Silvioli, sarà inaugurata mercoledì 3 aprile 2019 e sarà visibile fino al 31 maggio. Il dettato espositivo, tramite la selezione dei risultati più rappresentativi del lavoro recente dell’autore, ne presenta gli esiti ponendoli in dialogo fra loro e con gli spazi della storica galleria milanese, impostando un allestimento strutturato e suggestivo al contempo. Il richiamo all’eresia nella titolazione – scrive il curatore – “è da intendersi in termini prettamente etimologici, dunque come direzione di pensiero contraria a molte attitudini artistiche odierne che spesso fanno del facile sensazionalismo il loro aspetto maggioritario, rievocando l’eremitaggio come sinonimo di recupero di una dimensione poietica presieduta dalla riflessione sugli elementi fondamentali (perciò autentici) del linguaggio visivo”. E ancora: “Le opere visibili in mostra, si connotano di una sensibilità inedita nei confronti dei materiali impiegati i quali, compenetrandosi e influenzandosi, cercando nuove possibilità di relazione, si rinnovano nelle capacità linguistiche”. La mostra costituisce pertanto, una costruttiva occasione di riflessione e confronto diretto con l’arte di ricerca nel mezzo del contesto contemporaneo, priva di interlocutori terzi.
EREMO ERETICO, con le opere di Giuliano Giuman, introduce l’osservatore all’interno dell’intimo e pluriennale universo creativo e operativo dell’artista, qualificandolo, in prima istanza, al pari di un territorio di pensiero e di lavoro, sottendendo inoltre un parallelismo concettuale con le esigenze esistenziali degli antichi anacoreti, nel tentativo di riallineare vita e arte, pratica e pensiero. Giuliano Giuman, nasce a Perugia nel 1944. La sua formazione è musicale. Inizia a dipingere nel 1964. Suo maestro è stato Gerardo Dottori. Dal 1972 lavora per 10 anni sul tema dell’ombra. Oltre alla pittura, per la sua ricerca, utilizza altre espressioni, quali la fotografia, la musica, l’installazione e la performance. Comincia nel 1982 a concentrare il suo lavoro sul rapporto tra pittura e musica. Nel 1985 inizia a lavorare anche su vetro che diventerà il supporto principale di caratterizzazione tecnica della sua arte. Dal 1983 ha realizzato numerosi manifesti e tutte le scenografie di Umbria Jazz. Ha vinto molti concorsi nazionali per edifici dello stato Italiano. Da circa un anno, realizza tutte le sue opere unendo le due tecniche principali del suo fare artistico: olio su tela o su tavola, e pittura su vetro a gran fuoco, aggiungendo ora anche la luce. Dal 1998 al 2013 è stato docente di “Tecnica della vetrata” all’Accademia di Brera. Dal 2009 al 2012 è stato direttore dell’Accademia di belle arti “Pietro Vannucci” di Perugia dove, tra le altre cose, ha iniziato la scuola di design. Ha tenuto oltre 100 mostre personali e 200 collettive, in musei, gallerie, spazi pubblici e privati.