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Mini Poetry Box. In piazza Birago a Perugia il laboratorio di scrittura e il nuovo libro di Silvia Vecchini

Mini Poetry Box. In piazza Birago a Perugia il laboratorio di scrittura e il nuovo libro di Silvia Vecchini

I bambini si rompono PARTICOLARE COPERTINA

(cultura – 12 luglio 2023) Doppio appuntamento con Silvia Vecchini, sabato 15 luglio in piazza Birago a Perugia. La scrittrice e poetessa umbra sarà innanzi tutto protagonista, alle 16.30, dell’ultimo appuntamento della rassegna laboratoriale gratuita Piazza Birago numero settepersette, promossa dall’associazione settepiani APS con il sostegno della Fondazione Perugia nell’ambito del programma Richieste libere 2022.

In programma il laboratorio di scrittura Mini Poetry Box, pensato dai 14 anni in su, in cui a partire da albi illustrati, poesie, piccoli oggetti e cartoline si farà esperienza del potere di conoscenza e rivelazione della scrittura insieme a quello altrettanto interessante di interpretazione e manipolazione del proprio vissuto. L’elemento del gioco e della sorpresa nella poetry box è proposto con l’intento di innescare percorsi diversi a seconda delle scelte che si compiono dopo aver aperto la scatola.

A seguire, nel pomeriggio alle 18.30, Silvia Vecchini presenterà poi alla libreria POPUP il suo ultimo libro il suo ultimo libro I bambini si rompono facilmente (Bompiani), con illustrazioni di Sualzo (che sarà presente all’incontro). Dialogherà con loro Francesca Ciammarughi, psicologa e psicoterapeuta.

I bambini si rompono facilmente

Mamme fragili che rischiano di sbriciolarsi, nonne arrabbiate e urlanti, adulti distratti o troppo accalorati che criticano, giudicano, sentenziano. Una bambina con una coda di sirena che stupisce la spiaggia per le ragioni sbagliate; una bambina che non parla e che i grandi cercano di estrarre dal suo silenzio ricattandola con mille tentazioni; un bambino che pesca nel lago, aspettando con pazienza di catturare il pesce più bello di tutti, che forse pesce non è; un bambino agitato dall’arrivo di un fratellino nella nuova famiglia del padre e poi capace di comporre una nuova serenità, se solo fosse vero; un bambino che si ostina a voler trovare rifugio in cima a un armadio, in ricordo di una traversata in cui qualcuno l’ha issato in alto perché la calca degli adulti compressi dentro la stiva non lo schiacciasse.

I bambini di Silvia Vecchini sono così: rischiano di rompersi, forse si sono già rotti, ma qualche volta sono così forti e precisi da saper aggiustare i grandi in pericolo, e da aggiustarsi da soli. Con la precisione della prosa e lo slancio della poesia, che aveva già mescolato in Prima che sia notte, l’autrice racconta bambini veri alle prese con situazioni più grandi di loro. Qualche volta ne escono incrinati, però vinti mai.