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Paesaggi avventurosi, mostri e mito in musica a Perugia con il Festival Orizzonti

Paesaggi avventurosi, mostri e mito in musica a Perugia con il Festival Orizzonti

Opificio Sonoro_Marco Momi_© Giacomo D'Angelo PARTICOLARE

(cultura – 7 aprile 2025) Paesaggi avventurosi, mostri e mito sono al cuore dei concerti dell’edizione Spring, dal titolo Roots. Animals. Rocks – giovedì 10 e venerdì 11 aprile all’Auditorium di S. Cecilia, a Perugia – del sesto Festival Orizzonti, rassegna musicale dedicata ai linguaggi della contemporaneità curata da Marco Momi, compositore, e promossa dalla Fondazione Perugia Musica Classica in coproduzione con il collettivo di musicisti di Opificio Sonoro (info e biglietti: perugiamusicaclassica.com – 0755722271).

Il primo concerto, giovedì alle 20.30, vede contrapposti i mondi animali di George Crumb con il Trio in La minore di Johannes Brahms, “che con quest’opera matura – sottolinea Momi – incastonata nella rocciosa produzione da camera, assorbe il corpo estraneo del clarinetto. Un’avventura di impasti timbrici dalla cangiante drammaticità sonora, sinuosa quella di Brahms e misteriosa quella del vasto orizzonte crumbiano, che con strumenti amplificati e gestualità al limite della rappresentazione teatrale, ci riporta al rito sciamanico”.

Venerdì 11 aprile, sempre alle 20.30, “il secondo concerto confronta lo spirito animale della celebre compositrice Rebecca Saunders – prosegue il curatore del Festival – con il mito di Claudio Monteverdi. Dell’autrice londinese i titoli che rievocano morsi, carne e il sottobosco umido dalle fredde temperature, mentre di Monteverdi l’avventuroso Orfeo e la traslazione musicale della natura primaverile che Zefiro ci riporta. La sacralità dei monti e il più tenero lamento, quello della Ninfa”.