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PERUGIA, MOBILITÀ ALTERNATIVA PER IL POST COVID-19

PERUGIA, MOBILITÀ ALTERNATIVA PER IL POST COVID-19

(società – 8 maggio 2020) Trasformare una situazione di crisi in una nuova opportunità per migliorare la mobilità urbana ripensandola in chiave sostenibile. È questa la proposta dei gruppi di consiliari di opposizione Idee Persone Perugia, Rete Civica Giubilei, Partito Democratico e che verrà inserita in un Ordine del giorno di prossima discussione a Palazzo dei Priori. Perugia, infatti, è già oggi una delle città col più alto numero di automobili pro-capite con una media di 74 auto ogni 100 abitanti, e dove la maggior parte degli spostamenti già ora avviene tramite l’uso del mezzo privato (il 73%, come riporta anche il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile del Comune). Un dato destinato a crescere visto che l’uso del trasporto pubblico locale sarà fortemente ridotto a causa del mantenimento delle misure di distanziamento sociale e del timore che probabilmente permarrà in molti nel ricorrere al TPL. “Per questo – interviene Lucia Maddoli, consigliera del gruppo Idee Persone Perugia – è urgente che il Comune si attivi per scongiurare il rischio di una paralisi del traffico cittadino con tute le sue negative conseguenze, e chiediamo alla Giunta di intervenire per pianificare, attuare e promuovere la mobilità attiva pedonale e ciclabile e la micro-mobilità come alternativa all’uso della macchina privata. Tanti e non necessariamente dispendiosi o complicati sono gli strumenti che possono essere messi in campo, serve solo la volontà di dare un segnale forte in favore di una città che sia più vivibile e inclusiva: lo stesso PUMS del Comune e la candidatura di Perugia a Capitale Verde Europea indicano il tema della mobilità alternativa come una delle priorità da perseguire, ora bisogna passare dalle parole ai fatti”.
Si possono, ad esempio, definire percorsi pedonali e corsie ciclabili, aprire di corsie preferenziali alla circolazione delle bici, estendere posteggi e rastrelliere per bici, potenziare e facilitare all’accesso dei servizi di bike sharing. E ancora, introdurre premialità e rimborsi chilometrici per chi utilizza la bici negli spostamenti casa-scuola, casa-lavoro, a partire dai dipendenti comunali per dare l’esempio ad altri enti pubblici e alle aziende private. “Va poi favorita la pedonabilità – prosegue Maddoli – ripristinando ZTL e sosta regolamentata e realizzando zone a velocità calmierata, a partire dalle zone 30 già individuate nel PUMS e ancora non realizzate, istituendo anche strade residenziali”. Le immagini dei primi giorni di riapertura sono inequivocabili: si è subito ritornati a una situazione di parcheggio selvaggio tipica della Perugia pre Covid–19. Serve chiaramente una strategia ampia e integrata, sottolinea la consigliera di opposizione, “che tenga conto della mobilità lavorativa, commerciale e scolastica. Il Comune può e deve intervenire promuovendo in modo diffuso lo smart working come modalità praticabile di lavoro con priorità per i pendolari extraurbani, proponendo una rimodulazione degli orari delle attività commerciali, degli uffici e dei servizi pubblici per evitare i picchi di traffico concentrati in alcune ore. Deve poi predisporre un piano per la mobilità scolastica 2020-21 per contenere il numero degli spostamenti attraverso l’uso dell’auto privata, favorendo misure concrete e di semplice attuazione come piedibus, corse scolastiche dedicate, istituzione di “strade scolastiche” con limitazioni temporanee di traffico veicolare, e istituzione di percorsi protetti casa-scuola nelle aree territoriali maggiormente idonee, come ad esempio a Ponte San Giovanni”. Interventi che, oltre che sulla vivibilità e fruibilità della città per tutti, avrebbero anche una positiva ricaduta anche in termini promozionali e turistici. “Strutturando e incentivando forme di inter-modalità bici–trasporto pubblico locale, sia per i pendolari che in ambito urbano – conclude la consigliera del gruppo Idee Persone Perugia – si favorirebbe anche l’accesso e l’utilizzo dei servizi da parte dei ciclo-turisti. Perugia si potrebbe così rilanciare entrando in pianta stabile, in sinergia e in coordinamento con altri Comuni e con la Regione, negli itinerari di ciclo-turismo, cammini a piedi e forme di turismo lento che, numeri alla mano, rappresentano ambiti di fondamentale importanza per l’economia di un territorio”.