RETROFIT ENERGETICO, UN WORKSHOP PER VALORIZZARE QUEL TESORO DI RISORSE E OCCUPAZIONE CHE L’ITALIA CONTINUA A SPRECARE
(economia) – Il costo medio di un kWh risparmiato attraverso l’efficientamento energetico di un edificio è di circa 3 centesimi di euro, ben al di sotto di quello di un equivalente quantità derivante da qualsiasi altra fonte (le due fonti energetiche più “convenienti” sono l’eolico, che costa tra i 4 e i 6 centesimi/kWh ,e il metano a ciclo combinato, con 6-8 centesimi/kWh). Nel settore edile, il miglioramento delle performance energetiche di un immobile crea tre volte più posti di lavoro per GWh risparmiato rispetto a quelli ottenuti per la produzione di un equivalente ammontare di energia da biomasse. Deriva anche da questi due considerazioni – ricavate da una recente ricerca dell’Agenzia Internazionale di Energia (Capturing the Multiple Benefits of Energy Efficiency) – la consapevolezza che il nostro Paese stia sprecando quotidianamente risorse ed opportunità occupazionali, e che è indispensabile intervenire al più presto in modo organico e ragionato, mettendo insieme livello politico, amministrativo e industriale. Sarà questo l’obiettivo – esempi virtuosi e proposte progettuali alla mano – del workshop “Strategie finanziarie innovative per retrofit energetici in Italia” promosso, mercoledì 25 maggio presso la sede Assimpredil Ance di Milano, da Alleanza per il Clima Italia in collaborazione con Renovate Italy, Kyoto Club e Fondazione Cariplo, nell’ambito del progetto europeo CITYnvest finanziato dal programma Horizon 2020. Pensata per amministratori locali, istituzioni finanziarie, investitori, ESCO, agenzie per l’energia ed esperti del settore, la giornata sarà un punto di incontro tra le diverse realtà che sul retrofit energetico devono necessariamente incontrarsi e sviluppare sinergie: enti locali, settore imprenditoriale e istituti di credito. Come proporre e sviluppare progetti concreti e operativi? Quali soluzioni individuare per superare le difficoltà di accesso ai finanziamenti? Quali strumenti finanziari possono individuare le amministrazioni locali per finanziare efficientamenti energetici su larga scala del proprio patrimonio edilizio? Come si può facilitare la ristrutturazione energetica degli edifici privati? Questi alcuni dei quesiti a cui si cercherà di dare risposta al workshop milanese. Perché il potenziale di ristrutturazioni in chiave di efficienza energetica in Italia è alto, e le autorità locali hanno un ruolo cruciale da svolgere. Tuttavia, il finanziamento di questi progetti di retrofit è spesso un ostacolo che sembra difficile da superare, anche se esistono in Italia e nel resto d’Europa vari esempi promettenti che utilizzano meccanismi di finanziamento innovativi, ma che non sono stati ancora applicati su larga scala nel Paese. Tra i casi esemplari presentati a Milano ci sarà quello della tedesca KEA, Agenzia per la Protezione del Clima e l’Energia del Baden Württemberg, una realtà mista pubblico-privato che, in una fase ancora di “costruzione del mercato”, vanta un giro di affari di circa 3 milioni euro all’anno. “Abbiamo fatto del lavoro sulla sinergia tra soggetti diversi nel processo di retrofit il nostro principale strumento metodologico – spiega Christoph Thomsen, rappresentante della KEA, in un’anticipazione dell’intervento che terrà mercoledì 25 maggio – proponendo sempre un approccio organico. Bisogna evitare le classiche situazioni in cui, ad esempio, si opera sul riscaldamento e dopo sull’edificio, per constatare ormai troppo tardi che l’impianto di riscaldamento è sovradimensionato”. È il caso tipico – stigmatizza Thomsen – dei comuni che “cominciano con l’illuminazione perché l’intervento si ammortizza velocemente, per poi non avere più il respiro per altre misure meno redditizie. Se invece si confeziona un bel pacchetto con un mix di misure altamente economiche e misure di risparmio, che sono molto indicate ma meno redditizie, diventa poi più facile far deliberare dal consiglio comunale un insieme organico di interventi effettivamente utili ed efficienti”.
L’iscrizione al workshop del 25 maggio è gratuita, e si può effettuare on line nel sito di Alleanza per il Clima Italia (comunità di enti locali europei che ha deciso di intraprendere politiche territoriali condivise per raggiungere l’obiettivo 20-20-20), dove si può anche consultare il programma completo della giornata: www.climatealliance.it