SALVATORE STRIANO, L’EX “TESTA MATTA”, OGGI ATTORE E SCRITTORE, ARRIVA ALLA SAGRA DEL CINEMA
(cultura) – Terzo giorno di programmazione della Sagra del Cinema a Castiglion Fiorentino. Venerdì 29 luglio arriva in Toscana Salvatore Striano, Sasà. Nato e cresciuto nel cuore di Napoli, in una delle zone più controllate dalla criminalità, Striano in breve diventa una delle figure più carismatiche delle Teste matte. Poi la fuga e il carcere, dove incontra Fabio Cavalli, che gli fa scoprire la letteratura, Shakespeare, il teatro. Riconquistata la libertà, è stato un camorrista per Matteo Garrone (Gomorra) e molti altri personaggi, al cinema e in tv. Nel 2012 arriva la consacrazione, con Cesare deve morire. Alle 21.30 sarà proiettato Cesare deve morire, tratto dal Giulio Cesare di Shakespeare e diretto da Paolo e Vittorio Taviani, Orso d’Oro al Festival di Berlino del 2012. Come spiega Savatore Striano: “Nella vita possiamo perderci, e molto spesso ci perdiamo. Ma non è mai per sempre”. Striano a quattordici anni aveva la guerra in testa, la cocaina nel sangue e due pistole infilate nei calzoni. Era uno dei leader delle Teste matte, una banda di ragazzini terribili che si sono fatti camorristi per difendersi dalla camorra. Vita di strada, anni di sangue. Poi il carcere, non ancora trentenne. Un destino segnato, il suo. Invece è proprio dal punto più basso e disperato che la vita stravolge. Grazie a un amore che resiste nonostante tutto. Grazie alla scoperta magica dei libri e della letteratura, di Shakespeare che inizia a scorrergli nelle vene come una droga che non uccide ma salva. Proprio lui che a scuola non ci è mai andato. La tempesta di Sasà (Chiarelettere), il romanzo che sarà presentato a Castiglion Fiorentino, alle 19, racconta la sua rinascita, dall’inferno del carcere spagnolo di Valdemoro (Madrid), passando per Rebibbia e diventando, oggi, uno dei più sorprendenti e stimati attori italiani. Una storia che parla di noi, della paura di cadere e, se cadiamo, di non farcela a rialzarci, di tradimento, perdono, vendetta, dell’irresistibile desiderio di libertà, dei sentimenti lieti e tristi che ci accompagnano quando viviamo davvero e del deserto che invece ci governa quando ci lasciamo vivere pensando che sia già tutto deciso, chissà da chi e chissà dove.
La tempesta di Sasà è un libro sul potere delle parole e della letteratura, sull’amore per i libri che può cambiare la vita. Sasà ne è la prova vivente. La sua personale e travolgente tempesta, la testimonianza più vera e più bella. La Sagra del Cinema è organizzata dall’associazione MenteGlocale con il contributo e la collaborazione del Comune di Castiglion Fiorentino, assessorato alla Cultura e con il contributo di Banca Valdichiana Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano, Ortofloricoltura Giuseppe Menci, Pastificio Fabianelli e Conad Castiglion Fiorentino.
Info e programma completo www.sagradelcinema.it