TRADURRE, TRADIRE. OVEJERO INCONTRA LA SUA “VOCE” ITALIANA ARPAIA
(29 aprile 2019 – cultura) – Autore e traduttore a confronto. L’incontro diventa ancora più stimolante quando entrambi sono sia autore che traduttore e i loro nomi sono Josè Ovejero, tra i più apprezzati scrittori spagnoli contemporanei, e Bruno Arpaia, romanziere, giornalista, consulente editoriale e traduttore di letteratura spagnola e latinoamericana. Saranno loro – insieme a Enrico Terrinoni, professore ordinario di Letteratura Inglese all’Università per Stranieri di Perugia – i protagonisti dell’incontro “Tradurre, tradire”, ospitato giovedì 2 maggio, alle 11, nell’aula magna della Scuola Superiore di Mediazione Linguistica di Perugia, a Case Bruciate. L’appuntamento si inserisce nell’ambito di Encuentro, la Festa delle letterature in lingua spagnola che torna a Perugia – e in altre città dell’Umbria – dal’1 al 5 maggio 2019. Dopo la fruttuosa esperienza di collaborazione degli anni scorsi, che ha visto il coinvolgimento degli studenti del corso di laurea in Mediazione Linguistica, quest’anno l’Istituto perugino ha deciso non solo di rinnovare ma di accresce il sostegno a Encuentro: per questa nuova edizione infatti, la SSML di Perugia è sponsor ufficiale della manifestazione di cui ospiterà due eventi.
Si parte giovedì 2 maggio, con un incontro tra autore e traduttore – il lavoro più recente di Ovejero, L’invenzione dell’amore (Voland 2018), Premio Alfaguara de Novel 2013, è stato tradotto in italiano proprio da Arpaia – che non a caso si terrà nell’aula magna dell’Istituto perugino che, dalla sua fondazione, ha visto laurearsi oltre 2000 studenti, diventati interpreti, traduttori, consulenti aziendali, liberi professionisti in Italia e in Europa. Nato a Madrid nel 1958, vissuto in Germania e poi a Bruxelles, Ovejero si è contraddistinto nel corso degli anni per una produzione letteraria che ha esplorato diversi generi, dalle poesie su Henry Morton Stanley dell’esordio a racconti, romanzi, opere teatrali, saggi e libri di viaggio (Cina per ipocondriaci, Premio Grandes Viajeros nel 1998 – uscito in italiano per Feltrinelli). Arpaia, dal canto suo, già finalista al Premio Strega 2011 con L’energia del vuoto, è la “voce italiana”, tra gli altri, di Paco Ignacio Taibo II e Carlos Ruiz Zafón, e ha dato alle stampe numerose pubblicazioni, tra cui il recente e apprezzato Qualcosa, là fuori (Guanda 2016). Con loro, giovedì 2 maggio, ci sarà Terrinoni, che accanto all’attività didattica ha curato anche la traduzione di lettere e saggi di Joyce e delle prime versioni di Dubliners. Attualmente sta traducendo, con Fabio Pedone, le parti finora non ancora pubblicate in italiano dei Finnegans Wake di Joyce: il primo volume annotato, edito nel 2017, corrispondente ai capitoli 1 e 2 del libro III, ha vinto il premio Annibal Caro per la miglior traduzione.
Le iniziative di Encuentro alla Scuola Superiore per Mediatori linguistici di Perugia proseguiranno poi venerdì 3 maggio, alle ore 15, con il seminario e incontro di formazione gratuito per docenti di spagnolo come lingua straniera (ELE) dal titolo Un dinosaurio en clase de ELE: ideas para la explotación didáctica del microrrelato, tenuto da Monica Rita Bedana, direttrice della Scuola di Lingua Spagnola dell’Università di Salamanca a Torino e formatrice di docenti di ELE.