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TRENT’ANNI DI LETTERE AD ALDO MORO AL FESTIVAL DELLE CORRISPONDENZE

TRENT’ANNI DI LETTERE AD ALDO MORO AL FESTIVAL DELLE CORRISPONDENZE

(6 settembre 2018 – cultura) – Uno spaccato socio culturale e allo stesso tempo storico. Un fenomeno con pochi precedenti che racconta l’Italia, gli italiani e la profondità del rapporto del Paese con Aldo Moro. Oltre diecimila lettere spedite a Eleonora Chiavarelli, moglie e poi vedova dell’allora Presidente della DC, dai giorni immediatamente dopo il sequestro (16 marzo 1978) fino al 2008. Lettere raccolte e custodite dall’Archivio Flamigni di Roma che illustrano il rapporto degli italiani con Moro e con quello che ha rappresentato. Sono cittadini di ogni classe sociale e residenza; uomini, donne, bambini, operai, medici, insegnanti, persone semi analfabete o gente di Stato. C’è la lettera della vedova di Allende e quella del pensionato che intendeva esprimere la sua solidarietà e il suo dolore per una vicenda terribile e unica come quella del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro. Una marea di lettere (e chissà quante non arrivarono a destinazione) che la vedova di Moro conservò in diversi faldoni apponendo la dicitura “Carteggio di solidarietà” senza mai renderle pubbliche. Corrispondenze sorprendenti, perché svelano un forte senso di appartenenza di tanti anonimi cittadini a una comunità nazionale che va ben oltre la solidarietà a una figura istituzionale. Un fiume di parole che prende forma di missive, telegrammi, cartoline, disegni, fotografie, giornalini scolastici, piccoli pensieri spediti da un’Italia spaesata, preoccupata, ferita, ma ancora carica di passione e dignità civile. Interamente dedicata al grande statista, nell’anno in cui ricorrono i 40 anni dalla morte (che sarà inaugurata venerdì 7 settembre alle 18), la mostra di Monte del Lago – Magione (Pg), nell’ambito del Festival delle Corrispondenze (fino al 9 settembre) presenta una selezione della ricca e inedita collezione di lettere di solidarietà inviate da ogni angolo d’Italia alla famiglia Moro nei giorni della prigionia e successivamente nel corso degli anni. La mostra comprende una selezione delle lettere, alcune foto che raccontano la vita di Moro, con molti inediti, conservate presso l’Archivio Flamigni; teche dedicate al “il Borghese”, settimanale fortemente avverso a Moro, con le foto e le vignette con cui per anni la destra bersagliò Moro; la riproduzione del Memoriale scritto nel carcere delle Brigate rosse (edito dalla Commissione parlamentare sul terrorismo e le stragi nel 1991); alcuni disegni con i quali bambini delle scuole elementari “interpretarono” il sequestro e l’omicidio. L’inaugurazione della mostra è prevista alle 18. Alle ore 16, presso la sala conferenze della Villa Agnoor si terrà l’incontro dal titolo L’Italia di Moro, l’Italia senza Moro. Sono previsti gli interventi di Giacomo Chiodini, Sindaco di Magione; Vanni Ruggeri, Presidente del Consiglio Comunale di Magione con delega alla cultura; Maurizio Tarantino, direttore della Biblioteca Classense di Ravenna e presidente del Comitato scientifico del Festival delle Corrispondenze; Fernanda Cecchini, assessore alla Cultura della Regione Umbria; Donatella Porzi, Presidente Assemblea legislativa regionale dell’Umbria; Giovanni Paciullo, Magnifico Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia; Sabrina Mingarelli, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria e delle Marche; Francesca Caproni, GAL Trasimeno Orvietano. E di
Sergio Flamigni, Presidente del centro archivistico Flamigni; Francesco Biscione, storico; Valentina Stazzi, archivista; Giovanni Bianconi, inviato del Corriere della Sera. Coordina Valerio Marinelli, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea. Il pomeriggio prosegue poi con i laboratori per bambini a cura della pittrice Claudia Massone. Alle 18.30 previsto E le bacio devotamente la mano…Lettere a Vittoria Aganoor dal mondo della Belle Époque con la presentazione dell’inventario analitico del Fondo Nuovo Vittoria Aganoor a cura di Francesco Girolmoni, Biblioteca Comunale V. Aganoor Pompilj di Magione. Sempre alle 18.30 spazio alle contaminazioni musicali per celebri corrispondenze a cura della Associazione musicale Doremilla. Alle 19 in programma la presentazione di Far Web, il lato oscuro di internet con l’autore, Matteo Grandi, e con Antonio Nicita, commissario Agcom; Antonio Pavolini, analista dei media; Giuseppe Granieri, saggista docente all’Università di Urbino Carlo Bo. Dalle 19.30 tutti a tavola con la Zzurla – cena a lume di candela. Si chiude in musica con la Banda Jorona con lo spettacolo sulle storie d’amore, carcere e coltello, caratterizzate dalla vena sanguigna e romantica della città di Roma, ma anche richiamando alla memoria la testimonianza sulla musica laziale. L’evento è organizzato e promosso dal Comune di Magione – Ufficio cultura.