UMBRIA FILM FUND: A SOSTEGNO DEL CINEMA. SARÀ PRESENTATA LA SECONDA TRANCHE DI FINANZIAMENTO. GIOVEDÌ AL PERSO BEN 13 PROIEZIONI E UN AUDIO DOC SPECIALE
(cultura – 6 ottobre 2021) Terzo giorno di Festival con ben 13 proiezioni in tutte le categorie di concorso, un audio doc vincitore del Prix Italia, un talk e la presentazione di un bando di sostegno al cinema. L’Umbria, la rete dei festival, i finanziamenti e la neonata Film Commission sono al centro della terza giornata del PerSo – Perugia Social Film Festival, in corso fino a domenica 10 ottobre.
Giovedì 7 ottobre, alle ore 16.00, presso l’Università per Stranieri di Perugia, ci sarà la presentazione dell’Umbria Film Fund – il Bando per il sostegno alle imprese dell’audiovisivo.
Un’occasione importante per fare il punto sull’andamento della prima tranche di finanziamenti e parlare della seconda, che appunto sarà presentata nel corso del pomeriggio e che rientra nella strategia regionale a favore della Fondazione Umbria Film Commission e a sostegno della competitività e dell’attrattività del territorio umbro per le produzioni audiovisive.
Oltre agli organizzatori del PerSo, interverranno Daniele Corvi e Maria Rosi dell’Umbria Film Commission. L’evento è promosso dalla Rete dei festival del cinema dell’Umbria.
Tra i momenti da non perdere del giovedì, alle 20, presso il cinema Zenith, c’è l’evento speciale dedicato all’audio documentario Labanof, corpi senza nome dal fondo del Mediterraneo. Un momento imperdibile per ascoltare il primo podcast originale prodotto interamente da Rai Radio3, vincitore del 72° Prix Italia, il più importante premio internazionale per le produzioni radiotelevisive, nella categoria Radio Documentary and Reportage. Il Labanof è il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università di Milano dove ogni giorno la professoressa Cristina Cattaneo con odontologi, biologi, archeologi e antropologi, lavora per restituire un’identità a chi morendo l’ha persa. Dopo aver risolto per anni alcuni dei casi più controversi di identificazione post mortem della storia italiana recente, nel 2016 una telefonata porrà tutto il team Labanof di fronte a una sfida mai tentata prima: dare un nome alle vittime di una delle più gravi tragedie del Mar Mediterraneo, il naufragio di un barcone al largo delle coste libiche avvenuto il 18 aprile 2015. Da qui ha inizio una missione che tuttora li vede impegnati nello studio dei resti e degli effetti personali dei naufraghi. Restituire un’identità a tutti i morti sconosciuti, senza distinzione di provenienza, è l’obiettivo. Per ridare loro una dignità e per offrire risposte a chi rimane. L’Italia aveva vinto il medesimo premio solo due anni prima, nel 2018, con Il sottosopra di Gianluca Stazi e Giuseppe Casu (Tratti documentari). Per trovare un altro precedente però bisognava fare un salto indietro nel tempo di sessant’anni, a Clausura di Sergio Zavoli (1958), e al periodo eroico del documentario radiofonico italiano. Da segnalare, sempre giovedì, alle 15, C-orto di Matteo Mariucci. Il lavoro promosso da Fondazione La città del Sole, Associazione Realmente, Radiophonica, Progetto Erasmus +, Azione chiave 2, racconta la storia, ambientata in Umbria, di un contadino che riceve un mandato di espropriazione della sua terra. In estrema difficoltà cerca di trovare una soluzione, ma nessuno si salva da solo.
Alle 19, presso Indigo Art Gallery e Caffè, c’è il talk dal titolo: verità estatica, al limite del documentario, con il fotografo Mattia Micheli.
Il Festival è organizzato dall’Associazione RealMente, in collaborazione con la Fondazione La Città del Sole Onlus. Direzione artistica di Luca Ferretti e Giovanni Piperno. www.persofilmfestival.it