Una casa a Dobbiaco. Ai Colloqui 2023 focus sullo storico Piano regolatore e sulle politiche abitative di oggi
(ambiente – 1 settembre 2023) Un’escursione sulle tracce del primo Piano regolatore di Dobbiaco, a 50 anni dalla sua approvazione (che avvenne con la legge provinciale n.31 del settembre 1972): prenderanno il via con un’anteprima dedicata al territorio, venerdì 29 settembre alle 14, i 34esimi Colloqui di Dobbiaco, laboratorio d’idee per la svolta ecologica in programma fino a domenica 1 ottobre presso il Centro Culturale Euregio. Stop al cemento! Della resilienza e rigenerazione delle nostre città in tempi di caos climatico, questo il titolo dell’edizione di quest’anno, vedrà confrontarsi esperti e addetti ai lavori italiani e tedeschi per capire come possano le nostre città diventare più resilienti, abitabili e rigenerative. Partendo proprio dall’analisi di quanto fatto a Dobbiaco per calare da subito sul territorio le tematiche di ampio respiro su cui si rifletterà nella tre giorni di incontri.
“Insieme a Roland Dellagiacoma, vera e propria memoria storica della gestione del territorio nel Sudtirolo, e Bernhard Mair, a lungo sindaco di Dobbiaco – spiega Hans Schmieder, dell’Accademia dei Colloqui di Dobbiaco, che assieme ad un gruppo di persone organizza e promuove la manifestazione – andremo a vedere cosa rimane oggi di quel Piano regolatore che, possiamo dirlo con onestà, rappresentò una delle migliori applicazioni della legge italiana di riferimento. Basti pensare a quanto fatto in merito all’edilizia popolare, di cui venne seguita la vocazione inclusiva, o al rispetto del difficile equilibrio tra le istanze dei proprietari e la necessità di una pianificazione urbanistica che promuovesse il benessere della collettività”. Figlio dell’epoca in cui venne approvato e attuato, il Piano regolatore del centro della Pusteria è stato poi via via integrato e modificato, “e andremo quindi anche a vedere in che modo ci si è poi discostati nel corso degli anni dalla traccia iniziale, e quanto gli obiettivi di partenza sono stati effettivamente ad oggi raggiunti o disattesi”.
“Mentre con l’escursione della mattina andremo ad analizzare ciò che è stato fatto in passato – prosegue Schmieder – la sera ragioneremo sulle problematiche attuali e sulle prospettive future. Se da una parte c’è infatti una crescente richiesta di ampliare cubature e aumentare posti letto per sfruttare le potenzialità turistiche del territorio, allo stesso tempo è sempre più evidente la necessità di contenere i costi delle abitazioni e degli affitti per evitare che tanti, soprattutto giovani, vadano a vivere e lavorare altrove. Purtroppo il saldo tra nuovi residenti e chi si trasferisce fuori rimane negativo, e uno dei problemi che deve affrontare il nostro territorio è proprio un crescente spopolamento e invecchiamento della popolazione residente”. Di questo se ne parlerà dalle 20 nella tavola rotonda Immobili sfitti, canoni esorbitanti e le occasioni mancate della politica per la casa moderata da Evi Keifl a cui parteciperanno Marzia Bona, ricercatrice presso l’Istituto per lo sviluppo regionale di Eurac Research, Martina Dandolo, designer, Philipp Rier, urban planner, e Susanne Waiz, architetta.
Colloqui di Dobbiaco 2023. Il programma e gli ospiti
Nei suoi oltre 30 anni di storia la manifestazione ha via via posto l’attenzione su energia solare e mobilità elettrica, agroecologia e nutrizione, etica animale, digitalizzazione e istruzione. Quest’anno tra gli ospiti attesi ci saranno Paola Viganò, architetta e urbanista, già vincitrice del Grand Prix de l’urbanisme nel 2013 e Medaglia d’Oro alla carriera dell’Architettura Italiana nel 2018, docente all’École Polytechnique Fédérale de Lausanne e all’Università di Venezia, che parlerà proprio di come “reinventare le città”, e Domenico Finiguerra, sindaco del comune milanese di Cassinetta di Lugagnano, copromotore del movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio e del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio Difendiamo i Territori, che illustrerà la sua proposta di “costruire sul costruito”.
Daniel Fuhrhop, che si definisce l’economo della svolta abitativa, parlerà di strumenti per sfruttare meglio il volume costruito. Focus anche sulle Olimpiadi invernali 2024 Milano-Cortina: fiasco o opportunità? Ne parleranno, da posizioni contrapposte, Thomas Schuster, sindaco del comune altoatesino di Rasun-Anterselva, e Luigi Casanova, presidente onorario dell’associazione Mountain Wilderness Italia. Sonia Gantioler, senior researcher al centro di ricerca EURAC e coordinatrice del progetto europeo Just Nature, discuterà insieme ai partner, i comuni di Bolzano e di Merano, il ruolo delle soluzioni basate sulla natura (nature-based solutions) per combattere problemi sempre più acuti, come le isole di calore, le inondazioni che seguono le piogge intense, l’inquinamento atmosferico e la diminuzione della biodiversità.
Info e iscrizioni: https://www.kulturzentrum-toblach.eu/